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Stampante Flatbed: Panoramica

La stampante flatbed è dotata di piano fisso la cui area è di dimensione variabile in modo da potersi adattare alle differenti esigenze di mercato che spaziano dalla produzione industriale alla produzione di accessori e gadget.

Alcune cose da sapere

Il termine flatbed deriva dall’unione delle due parole “flat” e “bed”, rispettivamente “piano” e “letto” o “letto piano”. Da qui la nomenclatura variabile in:

  • Stampante a letto piano
  • Stampante in piano
  • Stampante con piano fisso
  • Stampante piana

Esistono ulteriori varianti sia del concetto sia della tecnologia produttiva flatbed, in cui si parla di stampante piana a tappeto o stampante piana con tappeto. La differenza tra il concetto di “piano fisso”, concretamente flatbed, ed a “piano con tappeto” riguarda solamente il modo in cui il produttore prevede che avvenga la stampa sul supporto: nel primo caso il materiale sarà immobile e appoggiato sul piano di stampa, nel secondo caso, invece, un tappeto farà avanzare il materiale durante la stampa.

Plotter Flatbed o Stampante Flatbed?

La stampante flatbed (al plurale stampanti flatbed) è chiamata in molti modi differenti: plotter flatbed o flatbed printer e con altre terminologie che aggiungono concetti relativi alla sua completezza, al sistema costruttivo per la movimentazione del materiale, o per tipologia di inchiostro e sistema di asciugatura o fissaggio dell’inchiostro al supporto.

il concetto di plotter, deriva dal termine inglese “plot” ovvero “trama” e fa riferimento ad un sistema che nel caso della stampa digitale per la comunicazione, la serigrafia e l’industria, prevede il passaggio di una unità di stampa (o carrello di stampa) da un capo all’altro dell’asse di scorrimento su cui è posizionato, che può essere costituito da un binario oppure da una più robusta traversa (in inglese gantry) al fine di stampare una immagine, un testo o una grafica.

Nel caso di un plotter flatbed, a piano fisso, il plotter è montato su una traversa che scorre sia sull’asse delle X longitudinalmente, sia delle Y, a colmare la profondità del piano su cui è montata. Lo scorrimento in profondità è reso possibile grazie a specifici motori.

Perciò quando ci si riferisce ad un plotter flatbed si sta parlando di una stampante flatbed, indipendentemente da:

  • Sistema di fissaggio, asciugatura, polimerizzazione dell’inchiostro
  • Inchiostro utilizzato (UV-curable o altro per esempio l’inchiostro tessile)
  • Tecnologia di stampa (piezo elettrica o termica)

Innovazioni e Miglioramenti

La stampante flatbed più diffusa attualmente sul mercato è la flatbed piezoelettrica ovvero con carro teste dotato di teste piezoelettriche. Questa diffusione è dovuta a delle migliorie rispetto alla tecnologia termica (che è di recente introduzione per la stampa su materiali rigidi) in termini di:

  • Affidabilità nel tempo superiore
  • Produttività elevata
  • Versatilità applicativa
  • Varianti di inchiostro disponibili
  • Ripetibilità e qualità estetica del prodotto finito
  • Rapporto qualità prezzo
  • Facilità d’uso
  • Manutenzione ridotta
  • Consumo energetico contenuto

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